Io che son saltimbanco
e vi saluto e canto;
ma anche un po’
gestore, dei pubblici bisogni,
l’impegno smisurato di far tornare i conti;
La politica vera difficile e severa.
Io che ritorno a casa
sempre, tutte le sere,
con la coscienza a posto
lontano dal potere.
Io tenero o feroce
quando ce n’è il bisogno,
ringrazio tutti quanti
vi sento ancora intorno;
ed i sorrisi, tanti
amici, un po’ teatranti;
e la passione vera
che sgorga sulla sera.
E se pur camminando
nell’era della fretta
abbracciato a Giovanna
non sento la stanchezza,
è chè sto ancor cercando
Sinistra di bellezza.