1) Anno scolastico 1975-76. Sono ancora minorenne. Sto vendendo insieme ad altri il giornale Lotta Continua davanti alla mia scuola.
Uno di noi dice-:"Stamani a Pisa viene il capo, Sofri; deve presentarsi in tribunale per una denuncia. Prima passa dalla sede." Ci guardiamo, basta un minuto, niente scuola tutti in via Palestro.
Eccolo lì, con suo figlio per mano e noi poco più grandi di quel bimbo, guardiamo il Comandante con ammirazione da adolescenti.
Arriva Arnaldo Massei, l'avvocato e dice ad Adriano:-"Andiamo." Poi rivolto a noi dice sorridendo-: E voi non venite a far casino, non è la mattinata giusta. Tornate a scuola.
2) Inizio Duemila sono Sindaco a San Giuliano Terme. Con Realacci e Fontanelli vado al don Bosco in carcere a trovare Sofri. Abbiamo contribuito finanziarimante come Comuni a far fare un campo di calcetto nel carcere.
Sofri ci chiede di Giuseppe De Felice, mitico segretario del Pci.
Ne parliamo. Nei giorni successivi gli invio il libro di fotografie che De Felice, ormai a riposo dalla politica, aveva da poco pubblicato su Pisa e la provincia.
Mi risponde con un biglietto affettuoso che conservo ancora. Tornerò a trovarlo altre volte.
3) Fine novembre 2011. A Pisa si tiene la manifestazione di Tilt. Giovani della sinistra che si riuniscono a discutere di futuro.
Dibattito finale, ci sono Vendola, la Concita De Gregorio, Corrado Formigli e anche Adriano Sofri. Lo incontro insieme a Guelfo Guelfi e lo saluto con calore.
L'iniziativa finisce e Vendola non ha dato il meglio di sè. Sofri invece parla dell'universo mondo, come fa da tempo e affascina.
All'uscita incontro un mio amico che mi fa una battuta._ "Stasera il nostro capo non ha dato il meglio di sè."
Rispondo d'istinto come quando avevo 17 anni, quella mattina davanti alla scuola-: Il tuo forse, il mio è stato eccellente.
Buon futuro Adriano
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